Antonio Maurizio Gaetani nasce il 22 settembre 1962 ad Aragona (AG) dove la sua famiglia si trova per motivi professionali. Proprio a causa della professione paterna, trascorre diversi anni della sua vita in zone diverse dell’Italia. Inizia le sue esperienze radiofoniche nella seconda metà degli anni Settanta, quindi agli albori delle radio libere in italia, in Radio Audio Marche e con lo pseudonimo di Maurizio Francini. Collabora con diverse emittenti private sul territorio nazionale fino al 1991 quando, non potendosi più dividere fra la già avviatissima carriera manageriale a “Il Sole 24 Ore”, decide di chiudere, a malincuore, questa esperienza che gli rimarrà dentro, con l’ultimo programma a Radio Monte Giove. La sua carriera manageriale lo porta a occupare posizioni di vertice in alcune importanti realtà imprenditoriali e industriali italiane e lo farà fino al 2008 quando decide di abbandonare la carriera manageriale per portare le esperienze maturate a servizio di piccole e medie imprese italiane, al fine di migliorarne le performance e lo fa attraverso la sua società, in veste d’imprenditore.

 

Il mondo dello show business lo chiama nel 2015 per la conduzione di un programma televisivo in onda sulle reti Mediaset e intitolato “S.O.S. Family Business”, programma che conduce interpretando il ruolo di se stesso.

 

Resta comunque legato al mondo dell’informazione, tanto da fondare la testata Clamor, convinto che “la conoscenza renda libera la coscienza”, quindi, parallelamente alla sua attività primaria, che lo porta in giro per il mondo, decide di dare vita a uno strumento d’informazione libero dai vincoli che legano il mainstream in tutto il mondo. Su Clamor firma una sua rubrica dal titolo “Due chiacchiere alla fermata del tram”, una rubrica settimanale che raccoglie il pensiero della gente comune, rispetto a temi d’attualità, cercando di rendere evidente quale sia il pensiero delle persone rispetto a taluni fatti, senza che questi pensieri vengano filtrati artatamente.

 

L’incontro con Nino Mirante Marini lo riporta a respirare l’aria frizzante della radiofonia con l’inserimento dell’appuntamento con “due chiacchiere alla fermata del tram” nel palinsesto di Radio Ciack. 

 

Il suo desiderio, che coltiva attraverso Clamor e Radio Ciack, è quello di tornare a fornire al grande pubblico un’informazione genuina e non mediata da linee editoriali o pensiero unico. Un’informazione che svesta i panni della narrazione e restituisca alle persone la possibilità di apprendere più pareri, ascoltare più posizioni, quindi avere tutti gli elementi per poter ragionare e giudicare sulla base della propria coscienza e della propria esperienza.