Attività di donazione e trapianto di organi 2021: attività in costante aumento. Riparte il Sud!

DATA 20 Gennaio 2022 - Fabio Melandro

E’ stato pubblicato il report del Centro Nazionale Trapianti sull’attività di donazione e trapianto del 2021. 

Dopo la brusca frenata del 2020, quando l’impatto della prima ondata del Covid aveva portato a un calo complessivo del 10%, nel 2021, la Rete trapianti è riuscita a riorganizzare la propria attività nel nuovo contesto dell’emergenza e a recuperare completamente, segnando un +12,1% sul fronte delle donazioni di organi e del 9,9% su quello dei trapianti. Nonostante le terapie intensive siano finite spesso sotto pressione durante l’anno a causa della pandemia, il numero dei prelievi di organi è tornato sopra quota 1.700, come prima del Covid: complessivamente le donazioni nel 2021 sono state 1.725 contro le 1.539 del 2020 (+12,1%), di cui 1.363 da donatori deceduti (+10,4%) e 362 da viventi (+19,1%). Il tasso di donazione è risalito a 22,9 donatori per milione di abitanti: meglio del 2020 (20,5) ma anche del 2019 (22,8). Valle d’Aosta, Toscana ed Emilia Romagna si confermano le regioni con il maggior numero di donazioni in rapporto alla popolazione, con un tasso rispettivamente di 64, 47,7 e 37,4 per milione. Le regioni del Centro-Sud restano ancora molto indietro, rispetto a quelle settentrionali ma sono tutte in recupero: in particolare, molto positivo il bilancio della Basilicata (che sale da 5,3 a 18,1), dell’Abruzzo (+8,6) e di Puglia e Sicilia (+5,4). A spingere verso l’alto l’attività di trapianto, è anche il calo delle opposizioni al prelievo degli organi rilevato nelle rianimazioni: nel 2021 i “no” si sono fermati al 28,6%, contro il 30,2% dell’anno precedente. Circa quattro opposizioni su cinque, sono state decise dai familiari del deceduto, negli altri casi il diniego era stato registrata in vita. Il miglior risultato è stato ottenuto in Veneto (tasso di opposizione del 18,8%, -4,4 rispetto al 2020), e anche nelle regioni meridionali la situazione è in netto miglioramento: per la prima volta la Campania ottiene un risultato più positivo della media nazionale (27,8% di “no”, un anno prima l’opposizione era al 37,7%), e diminuzioni tra il 6 e il 17% si sono registrate anche in Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia, oltre che in Abruzzo, Umbria e Liguria. Sono stati 3.778 i trapianti eseguiti in Italia nel 2021, 341 in più rispetto al 2020 (+9,9%): si tratta del terzo miglior risultato di sempre nel nostro Paese. Di questi, 3.416 interventi sono stati realizzati grazie agli organi di donatori deceduti (+9%). In particolare, l’aumento più significativo è stato riscontrato nei trapianti di fegato (1.376, +14,5%), ma sono cresciuti tantissimo anche quelli di pancreas (passati dai 41 del 2020 ai 55 del 2021). Più 7,6% per i trapianti di rene, che sono sempre quelli più numerosi (2.051, oltre la metà del totale); in salita anche i trapianti di cuore (251, +5,5%), mentre rimane più contenuta l’attività di trapianto di polmone: 115 interventi eseguiti, lo stesso numero di 12 mesi prima. Anche l’attività di donazione e trapianto di cellule staminali emopoietiche, ha registrato una crescita. Positivo anche il bilancio delle nuove iscrizioni al Registro dei donatori di midollo osseo IBMDR. Molto positivo il bilancio per quanto riguarda i trapianti di tessuti umani (membrana amniotica +71,8%, cornea +17,5%, cute +13,5%, valvole cardiache +12,9%, mentre i trapianti di vasi sanguigni sono addirittura raddoppiati). Il 2021 è stato un anno di ripresa, non solo sul fronte dell’attività clinica, ma anche su quello della cultura della donazione. Negli ultimi 12 mesi sono state recepite 3.201.540 dichiarazioni di volontà, di cui 2.204.318 consensi alla donazione (68,8%) e 997.222 opposizioni (31,2%): la percentuale di “sì” è la più alta mai raccolta in un anno, da quando la registrazione dell’opinione dei cittadini maggiorenni in materia, avviene prevalentemente all’anagrafe comunale, al momento del rinnovo della carta d’identità. Un risultato positivo considerato che nel 2020 le opposizioni erano state il 33,6%, due punti e mezzo in più. Il calo dei “no” è distribuito in modo abbastanza uniforme su tutto il territorio nazionale (a migliorare sono 20 delle 21 regioni e province autonome italiane): complessivamente le dichiarazioni di volontà registrate nel Sistema informativo trapianti al 31 dicembre 2021, erano 11.960.876, di cui 8,7 milioni di sì e 3,2 milioni di no. In Calabria il numero di donatori di organo solido utilizzato è salito dell’1,4%, rispetto al 2020. Da registrare una significativa diminuzione delle opposizioni alla donazione, che rimane sempre alta al 36,4% ma che è migliorata del 12,9%, rispetto all’anno precedente. Questo trend è confermato anche nelle opposizioni rilevate in Comune che è passato dal 41,4% al 39,9% I trapianti di rene eseguiti sul territorio regionale sono stati 26. Non si eseguono in Calabria trapianti di cuore, polmoni, fegato e pancreas. Complessivamente si può parlare di un’ottima annata per le donazioni e i trapianti in Italia e nello specifico in Calabria. Serve però fare di più per aumentare il pool di donatori disponibili e curare meglio tutti i nostri pazienti che non hanno facile accesso ai trattamenti. Nei prossimi mesi spiegheremo meglio quali sono le patologie che si possono curare col trapianto di fegato e come accedere alle cure.

Per ulteriori informazioni potete scrivermi a fabmelan@yahoo.it

Fabio Melandro, specialista in chirurgia dei trapianti

Associazione Culturale Darvin.eu
Via De Gasperi, 7 - 88100 Catanzaro
Ultime Notizie
VAI AL BLOG
© 2021 - RadioCiak - PIVA: 03678010798
Designed by: