Berlinguer- La grande ambizione

DATA 5 Novembre 2024 - ANTONIO LUDOVICO

Berlinguer- La grande ambizione (2024) di Andrea Segre
Prodotto da due catanzaresi come Marta Donzelli e Gregorio Paonessa, il film di Andrea Segre traccia un solco profondo - oseremmo dire quasi imbarazzante- tra la statura politica ed etica di personaggi come Enrico Berlinguer (ma non solo lui) e le squallide macchiette di questi tempi poco illuminati. Ed è un film berlingueriano fino all’osso, diviso a metà tra l’impegno politico e quello familiare, circoscritto- peraltro - in soli cinque anni , dal 1973 (golpe del Cile) fino al 1978 (uccisione di Aldo Moro), ed è denso di citazioni, discorsi, comizi, rivolte sociali, presenza costante nelle fabbriche. Ma è il contesto in cui si muoveva il leader del PCI che viene sottolineato a dovere da una regia attenta e da una sceneggiatura (a cura di Marco Pettenello) che risalta appieno le doti di uomo semplice , di persona ragionevole e, se vogliamo, anche di un uomo isolato all’interno del suo partito. Ne viene fuori uno spaccato di un’Italia che non c’è più, di un popolo e di una politica che sembrano essere distanti dieci secoli dall’attualità, di uno scenario vivo e vegeto sia pur nel dramma di quegli anni difficili e contrassegnati da continue scie di sangue firmate dalle Brigate rosse. E poi il difficile dialogo con la Democrazia Cristiana, i contatti con il mondo cattolico, la presunta “dipendenza” dall’Unione Sovietica, tutti argomenti scottanti che vengono scandagliati con precisione e cura, senza scadere nella facile trappola di trasformare un biopic in una banale fiction. Un racconto filologicamente preciso e reso ancora più credibile da un’interpretazione magistrale di Elio Germano, oramai considerato il migliore attore italiano. Applausi.
Voto: 8 

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Via De Gasperi, 7 - 88100 Catanzaro
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