LE COLPE DI TAMMY FAYE
DATA 22 Febbraio 2022
"Gli occhi di Tammy Faye" è una pellicola del regista Michael Showalter, basata sul racconto dell'omonimo documentario del 2000, che narra le vicende di due telepredicatori Jim Bakker e Tammy Faye Bakker. Il merito va soprattutto ad Andrew Garfield e Jessica Chastain, per le loro interpretazioni che, nei panni dei due protagonisti, ci fanno calare e vivere a pieno quell'epoca di paillettes, ciglia finte, lustrini e pellicce, che Tammy Faye e Jim Bakker, tra la fine degli anni ‘60 e per tutti gli anni ‘70, costruiscono a colpi di donazioni, sfruttando la fede in Dio dei loro sostenitori. Il film di Showalter, che ha aperto la Festa del Cinema di Roma dello scorso anno, ci racconta questo percorso di ascesa e caduta, mostrandoci anche i legami stretti che alcune trasmissioni televisive e i personaggi che fanno parte del mondo dello showbiz, instaurano con le più alte sfere politiche della nazione. L’entertainment televisivo della coppia non mostra il dolore in maniera nitida, ma lo trasforma in argomento; ciò che viene raccontato nelle loro dirette: drammi, confessioni, fallimenti, diventa un evento spettacolare che fa squillare incessantemente il telefono, trascinando il fedele spettatore a rilasciare ingenti quantità di danaro, pensando che quello sia l'unico tramite per la redenzione divina (i Bakker costruiscono anche un parco acquatico a tema cristiano nella Carolina del Sud). Nonostante questi spunti interessanti, però, "Gli occhi di Tammy Faye" rimane un film estremamente artificioso, che non rispetta le sue premesse e che si perde notevolmente, rimanendo superficiale, non credendo abbastanza nel suo potenziale tanto da poterne lasciare il segno. Va comunque riconosciuto che la scena finale, con tanto di Gloria, Gloria Hallelujah, che Tammy Faye invecchiata e appesantita interpreta, vale più dell’insieme di molte altre scene precedenti e di buona parte del film.
Voto 5
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