QUANTE STANZE
DATA 23 Gennaio 2024
Quante stanze
Quante stanze
svaniscono piano;
dapprima si perde
una porta,
poi si chiude una finestra,
si dimentica il corridoio,
il bagno in fondo a destra
non c'è più,
resta il tinello talvolta
con la tv accesa.
Spariscono gli specchi,
i quadri alle pareti,
i tappeti.
Ho abitato tante case
molte non le ricordo più,
due o tre le abito ancora
quando di notte
so fare i miracoli:
accendere un camino,
sbucciare mandarini,
annusare nell'aria
l'odore del tempo
accorgermi che ha l'odore
delle cose perdute.
Vivere è come respirare sotto un tetto, tra le mura, in mezzo alla polvere di un persiano di peli o di intrecci.
Me lo ricorda Doris, mentre resto accovacciata a caviglie incrociate su un divano scolorito, che non è quello sfondato della casa in cui ho fatto crescere le ossa, fino a prima di cominciare a essere ragazza che sboccia, si perde, comprende.
Lasciare brandelli di pelle lungo il cammino significa diventare adulti in una domus ora grande e spesso vuota, in cui pulsano due punti focali anche se gli spifferi colano dal camino dell'esistenza bruciante.
Diventare altro, appendendo le chiavi al chiodo, disabitando i luoghi e le lenzuola anche solo col pensiero.
Uscendo ed entrando nelle case dei propri simili per cercare l'intimità di ciò che è andato, che non ho mai avuto, che non ho voluto.
Che poteva e forse sarà.
Che doveva appartenermi e che mai mi abiterà.
Doris Bellomusto, Roberta Cricelli Associazione Culturale “Calabria Contatto” https://www.
Via De Gasperi, 7 - 88100 Catanzaro