Ritagli
DATA 28 Settembre 2021
Ritagli
La vita spesso assegna compiti senza spiegarne il senso. Disegna quadri astratti, difficili da decifrare. Occorre una chiave e tu non la possiedi: hai già scardinato più volte le serrature del tuo cuore. Adesso hai sete, tanta sete! E l’acqua, un tempo amica e piacevole compagna di giochi, diventa divinità amorfa e crudele. Gioca a nascondino tra le pieghe frantumate della Terra. E succede che la natura violentata, violenta le sue creature, rivendicando con veemenza il diritto di riprendersi ciò che le appartiene, di non donare più. Troppo ha dato in passato a chi ha mal ripagato il suo dono! Ma la verità non sta qui, non abita qui: è altro, altrove. Non amo accettare ciò che non comprendo. Non voglio vivere con leggerezza, mentre le anime soffocano per assenza di ossigeno, perché l’acqua è a volte un fuoco, che brucia e divampa lasciando solo cenere intorno. Vorrei che la pelle potesse incresparsi per momenti felici, che quel terribile incastro di vuoti e mancanze lasciasse il posto ai pieni di anime e di pance. Vorrei che la fragilità non fosse una povertà scontata, che fa a botte con il tempo che inesorabilmente scorre via, come un torrente in piena. Cerco risposte ai perché, tra i mille foglietti che porto con me, cuciti in un cuore rattoppato innumerevoli volte. Ritagli di esistenza tra gli inesistenti del mondo. E il dolore condiviso diventa forza, si trasforma in coraggio, in voglia di farcela, almeno fino a quando ci sarà il sorriso di un bambino a farmi compagnìa.
Testo e foto a cura di Elisa Chiriano
Via De Gasperi, 7 - 88100 Catanzaro