"Shang Chi e la leggenda dei film della Marvel"

DATA 17 Settembre 2021 - Mattia CANINO

Un polpettone made in China è tutto ciò che mi viene da dire, dopo aver visto quest'ultima fatica che proviene dal mondo Marvel. Sono sempre stato d'accordo alle origin story, cioè quei film che ti spiegano le origini dei supereroi, ma questo film mi sembra un mix ignobile di tanti generi e tanti film d'azione, che hanno trovato la propria strada nei paesi orientali. Pensate che "Raya e l'ultimo drago", film d'animazione della Disney, mi è piaciuto di più. Non voglio esagerare, ma siamo davvero al limite della similarità della trama. Certo, cambiano i protagonisti, ma il succo è sempre quello. Un trito e ritrito scontro generazionale che si avvale della tematica che tanto fa sospirare e commuovere i più: la "famigghija" per dirla alla siciliana o alla Padrino maniera. Quella sì che era una "famiglia" in tutti i sensi e in tutti i suoi significati. Quella di don Vito Corleone, era una vera famiglia che aveva ragione d'esistere, ma in generale tutto ciò che girava intorno alla componente familiare, in quella trilogia, è da apprezzare. Invece la Marvel, come tanti prodotti commerciali odierni , prova ad accaparrarsi la bontà del pubblico, indorando la pillola con tutto questo amore zen filosofico orientale e, naturalmente, con chili e chili di CGI fini a se stessi. La trama di Shang Chi non è per nulla lontana da quella di un film con Jackie Chan. Il giovane Sean lavora come parcheggiatore a San Francisco, insieme alla sua amica Katy (una sempre divertente Awkwafina). Un giorno viene attaccato da un gruppo di mercenari che per conto del padre, cercano di recuperare una preziosa collana che Sean aveva ricevuto da piccolo da sua madre. Sean decide così di ritornare nel suo paese d'origine per trovare la sorella e combattere contro il malvagio padre , possessore dei potenti dieci anelli. Palesemente irreale e ispiratissimo al capolavoro di Ang Lee "La tigre e il dragone", Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli è l'ennesimo passo falso della Marvel, oramai spenta e con pochissime idee. Davvero irritante, tra l'altro, l'inserimento di altri personaggi appartenenti al mondo Avengers senza un reale motivo , attraverso le oramai famose scene post credits. Un espediente di bassa levatura della Marvel per far sì che il pubblico non abbandoni tutte le sue creature, dalle serie tv ai prossimi non incoraggianti titoli cinematografici. Un prodotto confezionato appositamente per il mercato orientale, dove la casa fumettistica, da tempo , non aveva quegli incassi sperati.  Il mio voto è 4
Mattia Canino

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