Splendore
DATA 4 Ottobre 2021
Margaret Mazzantini, Splendore, Mondadori, 2013
"E davvero accadde. E fu contro natura. E davvero vorrei sapere che cos'è la natura”
Margaret Mazzantini dà il meglio di sé in questo romanzo ipnotico, che si snoda in percorsi ostinati e contrari, mentre va in scena il dramma dell’essenza e dell’esistenza. Non si è mai forti abbastanza per essere se stessi! Due storie, due vite separate da un vecchio elegante ascensore di mogano. Tra vergogna e violenza, abbandoni e ritorni, attrazione, rifiuti e pentimenti si snoda il dramma della vita-diversa. Giulio e Costantino scoprono e vivono il loro amore eclettico e inquieto, che si imporrà prepotentemente e puntualmente, nonostante i tentativi di una “vita-altra”.
Un libro che fa male, come un pugno allo stomaco, eppure non avresti mai voglia di terminarlo o di chiuderlo! Una penna decisa e feconda, che scava nell’anima, spesso devastandola. Una scrittura audace, che sembra voler rivendicare il diritto della Letteratura di risvegliarci dal torpore di inutili pregiudizi, intrisi di perbenismo e pseudo-moralismo.
Trovo straordinaria la capacità della Mazzantini di trovare una vita pulsante e scalciante proprio nei reconditi angoli del mondo e dell’anima. Trovo eccezionale la sua voglia di comunicare l’inquietudine di una singola e sofferta diversità.
Un romanzo che trasporta in viaggi pregni di caleidoscopiche suggestioni.
Un romanzo che narra di una Roma ventriloqua e di una Londra stravagante.
Una grande prova di scrittura e narrazione, che dimostra il grande talento della sua autrice.
È un viaggio nell’Io, intriso di Noi, mentre il mondo scaglia il suo “j’accuse” nei confronti di ciò che non è lecito, perché immorale. Eppure il vero Splendore abita in ogni singola e sofferta diversità!
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