THE BRUTALIST ( 2024)DI BRADY CORBET
DATA 22 Febbraio 2025
The Brutalist (2024) di Brady Corbet
Risulta veramente difficile farsi un’idea ben precisa del film di Brady Corbet, della sua incredibile magniloquenza, della sua copiosa narrazione, della sua conclamata maestosità. Tre ore e mezza di visione, infatti, devono - per forza di cose - proporre una storia fin nelle sue pieghe, calandosi nei personaggi, mostrando particolari ed introspezioni che un racconto di poco più di un’ora non può concedersi. C’è riuscito Corbet? Ha raggiunto il suo scopo? Non so rispondere a questa domanda. Certo è che la storia (inventata) dell’architetto ungherese ebreo László Tóth e del suo movimento brutalista degli anni cinquanta colpisce per gigantismo, ma non annoia, si dipana lungo il fragile “sogno americano “ e si spegne lungo il sentiero della realtà più crudele. Colpisce la fotografia- sempre penetrante- le musiche di Daniel Blumberg, l’interpretazione pazzesca di Adrien Brody (un Oscar quasi scontato), ma anche quella di Guy Pearce rimane impressa nella memoria. Ma colpiscono anche i temi di grande complessità, affrontati da Corbet come il rapporto tra architetto e committente, lo scontro tra due mondi lontani, la visione completamente diversa della vita e, per finire, l’inevitabile scontro finale. Un film che vuole essere un paradigma di due forze contrapposte (la ragione e la prepotenza), che lascia spazio ai sentimenti più svariati quali la tolleranza, la sopraffazione, l’invidia, l’autodistruzione, un film che certamente non lascia indifferenti, che pone al centro le ferite laceranti lasciate dall’Olocausto, che si sviluppa nel suo racconto poderoso fino ai giorni nostri e che vale sicuramente la pena vederlo. Rigorosamente al cinema e non aspettare la visione al piccolo schermo. Storia e arte mescolate sapientemente lungo la difficile rotta che porta da Ellis Island fino alla laguna veneziana.
Voto:8

Via De Gasperi, 7 - 88100 Catanzaro